I crimini contro l’umanità non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista slavo di Tito.
Anche quest’anno Molfetta ricorda un’altra pagina buia della storia: quella degli italiani d’Istria, di Fiume e Dalmazia infoibati dai partigiani di Tito durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra.
«Abbiamo il dovere di non dimenticare e di ricordare – il commento del Sindaco, Tommaso Minervini, e dell’assessore alla cultura, Giacomo Rossiello - una delle pagine più cupe della nostra storia, per troppo tempo nascosta; la violenza non ha distinzioni e dobbiamo mettere in atto tutto quanto possibile per far sì che queste tragedie non si ripetano mai più».
Come si ricorderà, a marzo del 2004 il Parlamento, con larghissima maggioranza, istituì il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata.
A Molfetta il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, presso la Cittadella degli Artisti, la Cooperativa Teatri di Bari, alle ore 19, propone “Urla dalle Foibe” di e con Lisa Ferreri. Costi e prenotazioni presso l’Info Point turistico in via Piazza 27, telefono, 351 98 69 433.
Fino al 12 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13, è possibile visitare “La memoria e il ricordo”, presso l’Istituto Amerigo Vespucci, mostra fotografica a cusa dell’Associazione Eredi della Storia.
Le iniziative rientrano nel cartellone “Noi non dimentichiamo”, voluto dall’Amministrazione Comunale, assessorato alla cultura, apertosi con le iniziative del Giorno della memoria.