Prima la corona adagiata in mare, poi la celebrazione eucaristica nel Duomo. E, a chiudere, il momento del ricordo, delle emozioni, dei sentimenti, della ragione, del cuore che chiede giustizia. Erano centiana in chiesa a ricordare le vittime del Frano P, il rimorchiatore che il 18 maggio del 2022 si è inabissato al largo delle coste baresi portando con sé, in fondo al mare, un carico umano. A rappresentare il Sindaco era presente l’assessore Sergio De Candia. A distanza di un anno non sono stati ritrovati i corpi di Mauro Mongelli di 59 anni e Sergio Bufo di 60 anni, rispettivamente direttore di macchina e nostromo.

Impossibile non pensare ad un’altra tragedia del mare, quella del motopesca Francesco padre ad altri uomini ingoiati per sempre dal mare.

Lo fa anche don Gino Samarelli, che ha celebrato la cerimonia religiosa, nella sua omelia. Di fronte a lui i familiari delle vittime del Franco P, i rappresentanti della marineria, delle rappresentanze sindacali, delle istituzioni, i vertici del compartimento marittimo di Molfetta e della direzione marittima di Bari. Tutti insieme per fare sentire meno soli coloro che sono rimasti.
Ora tutti insieme bisognerà individuare percorsi per ritrovare i corpi di Mauro Mongelli e di Sergio Bufo e per fare luce su una vicenda che ha dell’assurdo. Non si può morire così, in una notte stellata.