Piano di riordino ospedali, il sindaco Natalicchio: "non si adoperi la calcolatrice come un bisturi"
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"Si stanno finalmente concludendo i lavori per 6 milioni di euro - spiega - che hanno interessato l'ospedale 'don Tonino Bello' di Molfetta, riportando la struttura su moderni standard. Le nuove sale operatorie, il nuovo pronto soccorso ultimato a maggio, a luglio abbiamo accolto con soddisfazione l'accreditamento del centro trasfusionale in via di ampliamento e il rafforzamento dell'organico dell'ambulatorio di pediatria.
Non possiamo chiudere o depotenziare questo importante presidio che serve un bacino di utenza di oltre 100.000 persone e ha reparti di eccellenza come la chirurgia, la cardiologia e UTIC, l'urologia, il servizio di nefrologia e dialisi che ha assistiti anche di Bitonto e Ruvo".
"Non si smantella così la salute - sottolinea il sindaco Natalicchio - non si adopera la calcolatrice come un bisturi sulla pelle della comunità. I tagli del governo sul fondo sanitario nazionale non possono ricadere a cascata sui presidi ospedalieri locali.
La direttiva europea che regola i turni dei medici negli ospedali, molti dei quali operano davvero in maniera eroica per coprire i turni di servizio e le reperibilità, non può essere applicata a discapito dei servizi ospedalieri, perché in Puglia siamo già lontani dagli standard ministeriali di posti letto per abitante previsti. E allora ci si adoperi per sbloccare il piano delle assunzioni, tenere sotto controllo la spesa sanitaria e non si rimedi, come dieci anni fa voleva fare Fitto, con il taglio degli ospedali senza assicurare i servizi territoriali di base".
"Siamo pronti subito - conclude il Sindaco -a metterci alla testa di Comitato per salvare il nostro ospedale e difenderlo in tutte le sedi. Chiediamo al Presidente Emiliano e al direttore Montanaro che qualunque decisione sia assunta in ascolto delle comunità e in difesa della salute dei cittadini pugliesi".
Molfetta, 2 dicembre 2015
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